Perchè i musicisti rock, creativamente, non reggono?

Perché i musicisti rock scrivono le loro opere migliori da giovani mentre quelli classici migliorano con la maturità? Ho fatto questa domanda a diversi musicisti e nessuno ha saputo fornirmi una risposta convincente.                                                                                                                                                               Beethoven scrisse la Nona Sinfonia, che contiene il celebre Inno alla Gioia, a 54 anni, tre anni prima di morire. E ad inizio ‘800 l’aspettativa di vita media in Europa era poco superiore ai 45 anni. Giuseppe Verdi scrisse Falstaff a 80 anni, Giacomo Puccini aveva 65 anni quando scrisse Turandot, che rimase incompiuta per la morte del Maestro, ma fece in tempo a comporre l’aria più famosa dell’opera, “Nessun Dorma”, quella che molti pensano s’intitoli “Vincerò”.  Tchaikovsky compose lo “Schiaccianoci” a 50 anni, 4 anni dopo è stato schiacciato dal peso della vita. Ravel scrisse “Bolero” a 53 anni, Wagner, Brahms, Bach, Rachmaninoff, Strauss, Mahler, Prokofiev, Bernstein composero le loro opere migliori dopo i 40 anni e continuarono a scrivere fino alla fine della loro vita. Mentre Mozart, Chopin, Schubert e Bizet non riuscirono ad arrivare neanche a 40 anni, altrimenti chissà quali capolavori avrebbero concepito.                           I rockettari? Prendi Paul McCartney, scrisse “Yesterday” a 23 anni, quando i Beatles si sciolsero aveva 28 ann e non riusciì mai più ad eguagliare la stessa qualità compositiva, I Rolling Stones non scrivono nulla degno del loro nome da ormai più di 40 anni. Per gli U2 i tempi di “One” sono ormai molto lontani. In Italia quando uscì “Una giornata Uggiosa”, l’ultimo album con Mogol, Lucio Battisti aveva 38 anni, poi il tramonto. Potrei fare una lista infinita. Non la faccio. Cercate un po' anche voi. 

E soprattutto, perché i musicisti rock, creativamente parlando, non reggono il tempo? Io un’idea me la sono fatta.

 

 

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