Come nasce una canzone: Se Tu Fossi Qui Stanotte

Marina me la presentò Diego, uno dei miei grandi amici. Si erano conosciuti in un villaggio turistico, lui era il capo animazione e lei la musicista. Un colpo di fulmine! Marina lasciò la sua città, Venezia e venne a Milano per lavoro, ma soprattutto per... AMORE! Come due sposini presero una casa insieme, sposarono i loro talenti e cominciarono a fare piano bar nei locali della città. Sempre insieme, dove c'era uno c'era l'altra. Una bella coppia. Lui showman, cantante e ballerino, lei pianista, arrivava sul palco con un vestitino che la fasciava, tacchi e guanti neri lunghi, in mano un bicchiere di brandy che appoggiava sul pianoforte. Adoravo questa scena. Poi cominciava a suonare e a cantare ed era una magia. Andavo spesso a casa loro, serate meravigliose intorno al pianoforte a ridere, a cantare, a chiacchierare, a sognare. Eravamo rilassati, veri, eravamo semplici, eravamo noi stessi. Nessuno doveva fingere di essere quello che non era. Come quelli che fanno le foto coi VIP. Poi Marina ricevette un'offerta di lavoro per suonare in un villaggio alle Maldive per tre mesi. La stagione a Milano stava finendo, il lavoro era calato, ma le spese erano le stesse. L'offerta cadeva quindi come manna dal cielo, ma lei non ne era contenta. Come, ti offrono di andare alle Maldive, ti pagano pure e tu non sei contenta? E io sapevo il perché. Significava allontanarsi da Diego. E quando tu ami, anche le Maldive, anche il luogo più fantastico del mondo, non sarà mai così bello se il tuo amore é lontano. La sera prima della sua partenza ero con loro, parlavamo di musica, di autori di canzoni e cercavo di convincerla a provare la carriera discografica, a cantare canzoni originali, nuove, il talento per farlo ce l'aveva, così a un certo punto, a bruciapelo mi chiese: "Perché non scrivi una canzone per me?". Io senza guardarla, feci un tiro di sigaretta, con grande calma buttai fuori il fumo annebbiando la luna e le risposi: "Quando tornerai la tua canzone sarà pronta". Avevo fatto il figo. Il problema è che non avevo nulla di scritto e non avevo nessuna idea. Accarezzavo l'idea di fare l'autore di canzoni ma sostanzialmente facevo il magazziniere in quel momento. E una mattina al lavoro mentre stavo spuntando una bolla mi venne in mente una melodia: "La la la la, la, la la la"...mmm non male. Non avevo nulla per registrare così la tenni in mente tutto il giorno, i miei colleghi mi parlavano e io canticchiavo dentro di me "La la la la, la, la la la"...la tenni viva nella testa fino a quando la sera, tornato a casa, riuscii a registrarla. Il giorno dopo trovai gli accordi e una bozza di arrangiamento che a grandi linee è molto simile alla versione finale. Poi scrissi le parole pensando a lei lontana da lui, a quello che stava provando...scrissi, scrissi, scrissi e il giorno che tornò la prima cosa che mi chiese fu: "L'hai scritta la canzone" "Sì". "E come si chiama?". "Se Tu Fossi Qui Stanotte". "Ah, però!". Ah, però era una classica esclamazione quando qualcosa la colpiva. La canzone la cantò, la conservo ancora nel mio archivio privato, ma a lei di fare la carriera di cantante non gliene fregava niente, non era la sua strada. Ora ha una scuola di musica a Milano. Col suo nuovo compagno, Luigi Fiore, che è stato il batterista di Enrico Ruggeri per molti anni, ha creato una onlus che sostiene una scuola per bambini in Kenya, ed è ovviamente anche scuola di musica. Son Of The Sun è il nome dell'associazione e l'ho inventato io. E come le diceva sua madre per motivarla a continuare gli studi al Conservatorio: "Marina in qualunque parte del mondo andrai ci sarà sempre un pianoforte e tanti amici intorno".

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